Mutuo o Affitto? Pillola rossa o pillola blu? Con questo vademecum andremo a vedere “quanto è profonda la tana del bianconiglio” e vi aiuteremo a scegliere l’opzione migliore (si fa per dire) per chi si sta ponendo la domanda che, prima o poi, affligge chiunque si affacci al mondo dell’immobiliare. Non vi aspettate risposte secche, analizzate piuttosto i vantaggi connessi alle singole scelte e “cucitevi addosso” la decisione fatta apposta per voi.
Ecco i cinque motivi per cui potrebbe convenirvi di optare per la scelta dell’affitto (con postille).
1)Assenza di spese legate all’acquisto.
Con l’affitto non ci sono spese legate all’acquisto, quindi nessuna spesa notarile, ovviamente nessuna spesa di perizia legata ad una eventuale ipoteca ed erogazione mutuo, nessuna polizza legata al mutuo, nessuna imposta ipo-catastale e di registro.
Postilla: l’imposta di registro è la vessazione più importante nell’acquisto di un immobile. Con il decreto “Sostegni-bis” gli under 36 sono esonerati in ogni caso dal pagamento di questa imposta. Purchè ovviamente rientrino nel campo di applicazione della norma (ISEE inferiore a 40.000€ annui, ecc…)
2)Tasse e spese legate alla proprietà.
Un affittuario non deve preoccuparsi di dichiarare la casa nel proprio patrimonio, con conseguente risparmio sulle tasse, così come non deve pagare le imposte correlate alla Proprietà quali, ad esempio, l’Imu. Non deve infine preoccuparsi dei lavori di manutenzione solitamente imputabili al proprietario di casa (mentre restano a suo carico ovviamente bollette e spese condominiali).
Postilla: Se chi acquista compra l’immobile come “prima casa” usufruirà delle agevolazioni connesse e non pagherà in ogni caso l’IMU.
3)Liquidità spendibile altrove
L’affitto può liberare liquidità da investire in altri asset, non avendo contratto un debito con un Istituto di Credito non si è finanziariamente “bloccati”. Si può invece investire nella propria attività, in corsi di formazione dei propri figli o in un fondo per la pensione. Si può restare affacciati alla porta e attendere l’occasione giusta, il flipping immobiliare con un “delta” importante, la partecipazione in una start-up…
4)Nessun rischio di svalutazione
La svalutazione nel campo immobiliare segue schemi spesso imprevedibili e grafici ondivaghi. Andatelo a chiedere a quelle persone che hanno acquistato casa nel 2007 e dieci anni dopo si sono ritrovati un bene svalutato del 40%. Un rischio che, chi opta per l’affitto, ovviamente non corre.
Postilla: Vero però anche il contrario, con oculatezza e studio del mercato lo stesso bene immobili può certamente super valutarsi e generare plusvalenza importanti.
5)Ma quindi, cosa scegliere?
Per scegliere se sia meglio comprare casa con un mutuo o andare in affitto, insomma, ognuno deve valutare la propria situazione personale. Non esiste una risposta che metta tutti d’accordo. Esiste una risposta giusta per una data persona in un dato momento storico. Ho un contratto di lavoro da dipendente a tempo indeterminato, con un quotidiano statico e NON improntato all’imprenditoria, alle trasferte, al dinamismo professionale in generale? Forse la scelta giusta potrebbe essere quella di comprare casa (se il momento è propizio in tema di tassi e di prezzi di mercato). Viceversa, sono un imprenditore? Ho un’attività in costante evoluzione nella quale voglio investire liquidità? Oppure ritengo che certi asset finanziari, a titolo di investimento, siano più interessanti del mercato immobiliare? In tutti questi casi, probabilmente, la scelta più coerente potrebbe essere quella di scegliere un affitto riservandosi la propria leva finanziaria per altri settori.