ll Sole 24 Ore ha nuovamente stilato la sua (attesissima!) annuale classifica sulla qualità della vita nelle province italiane, un appuntamento fisso che ogni anno innesca un dibattito nazionale sulle condizioni di vita nelle diverse regioni del nostro Paese. Quest’anno, a sorpresa (?), è Bergamo a salire sul gradino più alto del podio, superando città storicamente ai vertici come Milano e Roma. Ma quali sono i fattori che determinano la qualità della vita in una città? E in che modo il mercato immobiliare incide su questa classifica?
La Classifica e breve analisi dei dati.
La classifica, come sempre, prende in considerazione una vasta gamma di indicatori, dal benessere economico alla qualità dei servizi, dalla sicurezza all’ambiente.
Bergamo al primo posto: La provincia bergamasca si è distinta per la prima volta al vertice della classifica, superando le tradizionali protagoniste del Nord-Est. Le “best practices” bergamasche devono essere prese ad esempio: un tessuto economico dinamico, un’alta qualità dei servizi offerti ai cittadini, un ambiente vivibile e un basso tasso di criminalità. Seguono a ruota in classifica Trento e Bolzano ormai abituati a posizioni di vertice in questo contesto.
Nord-Est trionfante: La top 10 è dominata dalle province del Nord-Est, a conferma della loro alta qualità della vita.
Grandi città in calo: Città come Milano e Roma hanno perso diverse posizioni, evidenziando le sfide che affrontano in termini di vivibilità. Firenze precipita di 31 piazzamenti.
Un fil rouge, inequivocabile, che lega i risultati dell’edizione 2024 della Qualità della vita è la scivolata, più o meno marcata, delle grandi città. In cima per presenze turistiche e sul fondo – quasi di conseguenza, in tempi di affitti brevi – per incidenza dei canoni di locazione sui redditi medi, aumento dell’inflazione e mensilità di stipendio necessarie ad acquistare 60 metri quadrati in città.
Centro Italia: La prima città del Centro Italia è Ascoli Piceno con un salto in avanti di 21 posizioni rispetto all’anno scorso.
Sud ancora in difficoltà: Il Sud Italia continua a occupare le ultime posizioni della classifica, sebbene siano stati registrati alcuni segnali positivi.
Le 4 città liguri: Tra le quattro province, La Spezia emerge come la migliore in Liguria, posizionandosi al 52esimo posto e guadagnando cinque posizioni rispetto al 2023. Seguono Genova al 54esimo posto (-7 posizioni), Savona al 69esimo posto (-10 posizioni) e Imperia79esima, che guadagna due posizioni ma resta tra le peggiori del Nord Italia.
L’Immobiliare: Un Pilastro della Qualità della Vita.
Il settore immobiliare gioca un ruolo fondamentale nel determinare la qualità della vita in una città. Quest’anno come mai prima d’ora ha giocato un ruolo decisivo nella speciale classifica della qualità della vita e, il motivo, è sotto gli occhi di tutti. Riassumendo per punti:
- Prezzi di vendita: Un costo dell’abitazione accessibile è un elemento imprescindibile per garantire una buona qualità della vita. Città con prezzi degli immobili contenuti permettono ai cittadini di disporre di spazi più ampi e di vivere in quartieri più tranquilli senza doversi spostare necessariamente in periferia o senza dover sacrificare la stanza in più o lo spazio esterno per poter rientrare nel budget.
- Canoni di locazioni: Il rialzo vertiginoso dei canoni di locazione, direttamente proporzionale alla grande domanda (e offerta) di soluzioni “mordi e fuggi” di affitti brevi, rende la ricerca di un contratto di locazione pluriennale un vero incubo. Nelle grandi città e nelle città con un grande flusso turistico (anche stagionale) questo rialzo ha determinato una diminuzione significativa della qualità della vita dei cittadini.
- Qualità degli edifici: La qualità degli edifici, in termini di efficienza energetica, sicurezza e comfort, incide direttamente sul benessere dei cittadini. Case ben isolate e dotate di impianti moderni garantiscono un maggior comfort abitativo e riducono i costi di gestione.
- Ristrutturazioni e riqualificazione urbana: Gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione urbana contribuiscono a migliorare la qualità del tessuto urbano, creando spazi verdi, pedonalizzando le strade e valorizzando il patrimonio architettonico.
Conclusioni
La classifica sulla qualità della vita ci offre uno spaccato interessante della realtà italiana. L’immobiliare, come abbiamo visto, è un tassello fondamentale di questo puzzle. Investire nel settore immobiliare significa investire nella qualità della vita dei cittadini e nello sviluppo sostenibile delle nostre città. Politiche locali e nazionali di gestione e regolarizzazione degli affitti brevi, tutt’ora in corso d’opera, saranno decisive. I risultati saranno sotto gli occhi di tutti nella classifica dell’anno prossimo.